Mentre torno a casa da
scuola, continuano a venirmi in mente la giornata di ieri e Gennaro, come se ci
fosse un collegamento che devo capire, ma non c’è verso. L’unica cosa che so è che
penso a lui tutti i giorni e mi mancano i nostri pomeriggi insieme. Poi, quando
ripenso a quello che è successo, non sono più arrabbiato come prima. Chissà,
forse è stata un po’ anche colpa mia. Che bisogno c’era di non volergli più
parlare? Che comportamento stupido!
- Antonio! – qualcuno mi
chiama e interrompe il flusso dei miei pensieri. Mi volto e vedo Valentina che
corre verso di me.
- Ciao Vale.
- Ciao Antonio - mi
risponde senza guardarmi in faccia e tenendo gli occhi bassi -possiamo fare un
pezzo di strada insieme, se ti va …-
- Uhm, perché no? – le
rispondo senza rancore. In fondo mi accorgo che non sono più arrabbiato nemmeno
con lei, anche se di punto in bianco mi ha cancellato per stare solo con Linda.
- Ti sei tagliata i
capelli …
- Ah, ecco … sì … te ne
sei accorto, eh?
- Beh, è abbastanza
evidente Vale. Li avevi lunghissimi e ora li hai cortissimi … non ti piacciono
le mezze misure, eh?
- Oh io … beh, ho dovuto,
ecco … non lo sai?
- Di che?
- Beh, della pediculosi.
- Pedicu … che?
- Della pediculosi …
- Sarebbe? –faccio,
arricciando il naso.
- Pidocchi Antonio! Mamma
mia! In classe c’è stata una vera invasione! – risponde sbottando e diventando
ancora più rossa.
- E che ne sapevo? E ti
hanno tagliato i capelli per questo?
- Mamma si era stufata di
farmi il trattamento tutte le sere … diceva che ero piena e che non aveva tempo
di mettermi quella robaccia chimica in testa. E poi pensava potesse farmi male
… così ha preferito portarmi dalla parrucchiera. Beh, pensavo sarebbe stata più
misericordiosa, ma sai come sono quando cominciano a tagliare ... Ora mi
vergogno da morire! Se penso a com’erano belli i miei capelli mi viene una
rabbia! – conclude, con gli occhi lucidi.
- E le tue amiche
capellone che ti hanno detto?
- Andate. Dicono che
conciata così, farò scappare tutti i ragazzi che ci giravano intorno …lo so che
sono brutta … anzi, orrenda!
- Oh, proprio delle vere
amiche, eh? – rispondo sarcastico.
Valentina fa spallucce e
tira su col naso. Mi fermo a guardarla. Effettivamente la parrucchiera non si è
risparmiata, si vede che si voleva guadagnare alla grande il prezzo del taglio,
però … adesso gli occhi di Vale sembrano ancora più grandi e se la smettesse di
avere quell’espressione imbronciata … e poi … beh, ma come cavolo si veste da
quando frequenta quelle lì? Ha delle scarpe troppo a grande per la sua età, una
gonna assurda e una maglietta con dei fiocchetti leziosi … puah, mi viene da vomitare
...
- Beh, ma che hai da
fissarmi così? Mica sono un baco al microscopio, sai!
- Uh, come sei diventata
permalosa! Ti stavo solo guardando. Proviamo a sdrammatizzare un po’, ti va?
Secondo me questi capelli ti stanno bene: ti si vede meglio il viso e con la
faccetta che hai, non potrai mai essere brutta, forse solo scema … - le dico
prendendola in giro – Hai solo un problema: devi cambiare modo di vestire.
L’altro giorno alla tele ho visto un programma, dove c’erano delle ballerine di
hip hop e una aveva i capelli come te, all’incirca … solo che erano tutti
sparati in su, col gel, e poi aveva un modo di vestire sportivo, tranquillo.
Mica con questi vestiti assurdi che ti metti da un po’ di tempo in qua! Sembra
che tu abbia una gran fretta di crescere …
- Oh Antonio, mi vergogno
da morire!
- E dai! Allora non mi
ascolti!
- No, non per i capelli! -
e finalmente alza gli occhi e sembra che quell’ombra d’incertezza le sia un po’
scivolata via – mi sono comportata molto male con te. Mi dispiace così tanto! Ora
non mi vorrai più bene 103,
mi vorrai bene zero!
Rido, ricordando quel modo
di dire che usavamo qualche anno fa. Poi le scompiglio i capelli e cerco di
tenerglieli dritti sulla testa.
- Ma cosa dici? Sei stata la
mia prima amica! Ti voglio ancora bene 103. E’ solo che voi ragazze diventate
un po’ strane a questa età e vi credete già grandi quando siete ancora delle
bambine: siete buffe, ecco! Da domani mi farai vedere la nuova Vale hip hop?
- Ci posso provare …beh,
sicuramente la mamma sarà contenta …era tutto un discutere a causa dei vestiti!
- Ah, e poi telefonami e
vediamoci ai giardini qualche volta. E possiamo fare la strada insieme tutti i
giorni per tornare a casa, se ti va.
- Va bene.
- Mi sa che le tue amiche
non ti vogliono intorno perché così sei davvero troppo bella e sono gelose
marce …
Vale mi fa un sorrisone
mentre suona il campanello di casa e io riprendo la mia strada. Mi sento
proprio leggero adesso. Ma faccio appena a tempo a voltare l’angolo che mi
blocco di colpo: una nuova doccia gelata mi aspetta appoggiata alla cancellata
del mio palazzo.