Ecco come un poeta, con la sua poesia, augura a tutti il
buon anno.
Augurio di Capodanno
Io credo all’uccellino batticoda:
che ci porti il buon anno.
Scorre liscio su l’umido tappeto
di bruni muschi, alla soglia del mare,
sosta un tratto a beccare, e poi di nuovo
scivola via come una spola, vola,
sparisce in cielo. Neppur ci ha guardati.
Ma è bello, affusolato, grigio e bianco:
porta, certo, il buon anno.
che ci porti il buon anno.
Scorre liscio su l’umido tappeto
di bruni muschi, alla soglia del mare,
sosta un tratto a beccare, e poi di nuovo
scivola via come una spola, vola,
sparisce in cielo. Neppur ci ha guardati.
Ma è bello, affusolato, grigio e bianco:
porta, certo, il buon anno.
Diego Valeri
Già, ma visto che siete qui, forse vi state chiedendo:
chi era Diego Valeri? Certo un poeta, l'abbiamo detto prima, ma lasciate che vi
dica appena due notizie in più, così per farvi un'idea. E visto che avete
fretta, facciamo pure una lista veloce veloce:
- nacque a Piove di Sacco nel 1887 e morì a Roma nel
1976;
- aveva dei fratelli maggiori, quindi lui era il piccolo
di casa;
- era timido, proprio come molti di voi;
- studiò letteratura e scrisse le prime poesie quando era
ancora molto giovane;
- oltre che poeta fu anche
insegnante e traduttore;
- visse lunghi anni a
Venezia, in Calle Cereri. Se andrete in quella bella città, andate a cercare la sua casa e leggete
la targa affissa in sua memoria:
DIEGO
VALERI POETA, 1887 - 1976
QUI C’È SEMPRE UN POCO DI VENTO
A TUTTE L'ORE DI OGNI STAGIONE
UN SOFFIO ALMENO UN RESPIRO
QUI DA TANTI ANNI STO IO CI VIVO
E GIORNO DOPO GIORNO SCRIVO
IL MIO NOME SUL VENTO
A TUTTE L'ORE DI OGNI STAGIONE
UN SOFFIO ALMENO UN RESPIRO
QUI DA TANTI ANNI STO IO CI VIVO
E GIORNO DOPO GIORNO SCRIVO
IL MIO NOME SUL VENTO
Diego Valeri (Fonte per la foto: internet) |
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