1 luglio 1986, martedì
Cara Melania,
stasera sono uscita con
Stella, Carolina, Elena, Francesca, Monica e sua sorella (che non ricordo mai
come si chiama), Vania, Tamara e Stefania. Eravamo dieci! Siamo passate davanti
alla compagnia e Flavio ha detto “Guarda che belle ragazze!”, al che sono
riuscita a scoccargli un sorrisone. Ci siamo sedute su una panchina vicina a
tutti i motorini parcheggiati e abbiamo cominciato a chiacchierare. Samuele si
divertiva a strappare l’erba e lanciarcela addosso, così dopo un po’ mi sono
scocciata e sono andata verso la fontana a scuotermi i vestiti e bagnarmi i
capelli: faceva un caldo! Quando sono tornata, Alessio mi ha detto che ero
carina con tutti i capelli bagnati tirati all’indietro. Flavio, seduto sulla
sua Vespa, mi guardava di sottecchi. Poi è venuto verso la panchina e si è
messo a sedere accanto a me, come per caso. Sarei morta, ti giuro! Solo che poi
si è acceso una sigaretta (lo sai quanto mi dà noia! Quasi sempre cominciano a
bruciarmi gli occhi) e allora gli ho chiesto perché aveva cominciato a fumare.
Sembra uno sport nazionale! Nella compagnia parecchi ragazzi fumano e orami
tutti sanno che io invece sostengo la “campagna antifumo”. Alessio, quando gli
dico che fumare gli fa male, la spenge quasi sempre, per farmi contenta. Flavio
invece ha alzato le spalle e ha risposto “Fumo perché mi piace. E comunque non
mi convincerai a spengerla …”. Beh, l’ho abbozzata, mi sembrava inutile andare
avanti a fare la paladina … però a chi la vuole dare a bere? Nessuno fuma
perché gli è piaciuto fin dal primo tiro! Vania mi ha raccontato che la prima
volta fa schifo a tutti e ti viene una gran tosse, quindi … lo fanno solo per
darsi un tono! Comunque è rimasto accanto a me e poi a un certo punto si è
sdraiato sulla panchina e ha poggiato la testa sulle mie gambe! A me sembrava
di essere diventata una statua di marmo, mi batteva forte il cuore e cercavo di
trovare qualcosa da dire, ma non mi veniva in mente nulla! Sarà perché non ci
conosciamo bene e quindi non so cosa gli piace, se gioca a calcio, cosa gli
interessa. Così siamo rimasti lì senza parlare. È veramente tenero, con i suoi
occhi marroni così dolci, ma la cosa che più adoro di lui è il suo carattere:
non fa sempre il buffone, a volte resta con lo sguardo perso nel vuoto, in
silenzio … chissà a cosa pensa? Se non ci mettiamo insieme credo che morirò!
Per fortuna, mentre ancora
mi scervellavo su una domanda interessante da fargli, Stella ci ha detto che il
9 luglio ci sarà il concerto di Eros Ramazzotti a Firenze. Abbiamo fissato
sotto lo Stadio: pensiamo di entrare gratis come al solito, verso la fine del
concerto, quando aprono i cancelli. Per il resto ce lo sentiremo da fuori: in
fondo non è male stare lì tutti insieme a chiacchierare, cantare e ballare. Speriamo
venga anche Flavio, anche se non si è sbilanciato. Potrei cantargli a
squarciagola “Adesso tu”, cosa ne dici? Un po’ troppo diretto come messaggio?
Questo pomeriggio sul tardi
io e Stella abbiamo fatto anche un po’ di “lezioni di guida”. Mauro ci ha fatto
provare a guidare la sua Vespa nel parcheggio vicino alla piscina. All’inizio
eravamo un po’ imbranate, perché dovevamo capire come cambiare le marce, ma poi
siamo migliorate. So che abbiamo fatto una cosa “proibita”, ma siamo andate
molto piano, restando sempre nel parcheggio.
Stasera fra gli altri c’era anche
Leonardo. Ho chiacchierato un bel po’ con lui. Spesso vedo che mi osserva e
quando oggi stavo per andare via mi ha accompagnata per un pezzo di strada e mi
ha regalato una sua fotografia, che teneva nel portafoglio. Fosse successo
quando andavamo alle medie sarei stata al settimo cielo! Ma non c’è stato fra
noi un gran tempismo, mi sembra. Forse adesso gli interesso, ma io ho la testa
altrove! Non solo su Flavio, ma anche su me stessa. Questa estate vorrei
imparare a essere più sicura di me e vincere alcune mie paure. A proposito! Sai
che sabato in piscina finalmente ho vinto il panico e mi sono tuffata dal
trampolino dei tre metri con Alessio? Per farmi coraggio mi ha proposto di
buttarci insieme, mano nella mano. Avevo una fifa! Quando finalmente sono
riuscita a staccarmi dalla pedana, mentre ero ancora in aria, prima di finire
in acqua, ho sentito una bella sensazione di felicità e liberazione! Dopo una
bella nuotata siamo stati a prendere il sole e a fare il gioco della verità
tutti insieme. È venuto fuori che piaccio sia ad Alessio che a Samuele. Alessio
era super imbarazzato ed è diventato di tutti i colori, mentre Samuele era a
suo agio. Alessio infatti, pensando di mettere in difficoltà Samuele, gli ha
chiesto se anche a lui piacevo e Samu, tranquillissimo, ha risposto di sì. È
proprio vero che quando uno è sicuro di sé tutto è più semplice! Giorni fa ero
a casa di Tamara e guardavamo la palette dei colori che usa il suo babbo per
lavoro (fa l’imbianchino): cercavamo di stabilire l’esatto colore di occhi di
Samuele. Alla fine abbiamo deciso che sono un mix di verde mirto e verde
cinabro (non quel verde chiaro chiaro “pallidino” da alieno … a proposito di
alieni, ne hai incontrato qualcuno lì dove sei ora?). Ora, se a questo pazzesco
colore di occhi aggiungi i capelli biondi e le fossette quando ride … secondo
te può essere un ragazzo insicuro? Ma poi: sarà sicuro di sé perché è bello, o
sembra bello perché è sicuro di sé? Anche Alessio comunque è carino, ma più
“normale”.
La bellezza comunque è
misteriosa … ricordi le lezioni di arte della prof. Loffredi? Secondo te è vero
quanto sosteneva il Canone di Policleto? Che la bellezza e la perfezione
risultano da una sapiente combinazione di misure? Il suo Doriforo era un
modello di perfezione fisica, che dimostrava che la bellezza consiste
nell’armonica proporzione delle parti del corpo. O la bellezza per te sono le
modelle che vedi sui giornalini o su Postalmarket? Ti ricordi quando mio cugino
perse la testa per il Postalmarket Autunno-Inverno 1981-1982 con Clio Goldsmith?
La mia mamma ancora si chiede che fine abbia fatto quel catalogo! Il furto del
Catalogo Primavera Estate 83 con Gloria Guida invece gli andò a vuoto! Ancora
rido come una matta quando ci penso! Mah, comunque la bellezza (meglio, il
fascino) rimane un enigma irrisolto. L’altro giorno ero a casa di Vania. Lei
stava finendo di fare un disegno (fa il liceo artistico, è bravissima): doveva
copiare “Le tre grazie” di Rubens. Io non avevo mai visto quel quadro e ci sono
rimasta di sasso. Avevo in mente le tre Grazie raffigurate nella Primavera di
Botticelli e immaginavo quindi di vedere tre ragazze sinuose. Invece Vania mi
ha mostrato un’immagine con tre ragazze grassottelle e muscolose, dalla pelle
diafana! “Rubens amava le donne in carne: è il gusto dell’epoca!” ha detto lei,
ridendo. Ti dirò Melania, guardandole, danno l’idea di essere vere, libere,
forti e sicure. Si piacciono. Forse è questo il segreto per essere sicuri di se
stessi e apparire belli: piacersi.
Ti attacco qui in fondo alla
lettera l’immagine delle Tre Grazie di Rubens che mi ha regalato Vania.
P.S. cambiare indirizzo di
scuola? Secondo me è molto rischioso! Se poi non ti trovi bene? Io resterei a
ragioneria …
P.S. 2 È vero che Samuele ha
detto che gli piaccio, ma intanto sembra si sia messo con una ragazza di nome
Mabel. Non è della compagnia e non la conosciamo, ma dal nome dà l’idea di
essere super carina! Quindi sì, magari gli piaccio, ma non come piaccio ad
Alessio: Alessio ha coinvolto il cuore, Samuele solo gli occhi.
P.S. 3 E comunque, per
quanto possa sembrare strano, piacere a Samuele mi lusinga, ma non mi
“emoziona”. È solo un amico simpatico e carino, niente di più.
P.S. 4 A proposito di quello
che mi hai scritto … internet, i cellulari, Chernobyl!!! Sinceramente un po’ mi
inquieti … credo che aspetterò con pazienza che tutto questo arrivi. Ma tu come
fai ad abituarti a tutto così in fretta? Io non so se ce la farei!
Pam & Mel, di Daniela Darone