Luglio 1986
Cara
Melania,
oggi
siamo arrivati a Ischia, dopo alcuni giorni passati a Napoli e Pompei. Siamo stati
anche in gita sul Vesuvio! Purtroppo i giorni sono volati: ho la testa piena di
ricordi di tutto quello che ho visto, ma sono in difficoltà a riordinare le
idee.
Siamo
arrivati a Napoli di sera e abbiamo soggiornato in un albergo vicino alla
stazione centrale. Il giorno dopo siamo stati subito a Pompei e devo dirti che
è stata una visita emozionante, perché passeggiando fra i resti della città mi
sono immedesimata nei sentimenti e nel terrore di quelle persone che furono
sepolte dall’eruzione del vulcano. Se visiti Pompei con occhi attenti puoi fare
una sorta di salto nel tempo (dirlo a te mi sembra strano!) fra templi, ville,
case popolari, botteghe e osterie. Subito dopo la visita, via verso il cratere
del Vesuvio! A Pompei due ragazzi in Vespa hanno cominciato a seguirmi,
malgrado si fossero accorti che ero con i miei genitori e Arturo e che la
nostra macchina fosse targata Firenze. Pensa che mi hanno seguita fino all’imbocco
dell’autostrada! Poi mi hanno salutata con la mano e anche io ho ricambiato.
Arturo mi ha fissata con uno strano sguardo ...
Il babbo
ha parcheggiato a 800 metri di altezza: era una giornata limpida e abbiamo
percorso un sentiero ammirando la solennità del vulcano e il golfo di Napoli.
Purtroppo non siamo arrivati fino al bordo del cratere, perché la mamma era
devastata dal caldo, così, per farla riprendere, ci siamo fermati lungo un
sentiero fiancheggiato da ginestre profumate e pini.
La sera
a letto presto, dopo aver mangiato una pizza strepitosa che il pizzaiolo ha
fatto con maestria sotto i nostri occhi (ti mando la foto: ne avrei mangiata un’altra
da quanto era buona, ti giuro!).
Nei giorni
seguenti ci siamo dedicati alla visita “scientifica” di Napoli. Sai che il
babbo è un instancabile viaggiatore e aveva programmato TUTTO nei minimi
particolari. Io, sinceramente, avrei preferito visitare la città più
all’avventura, perdendomi a girellare dove mi portava la fantasia, ma non è
stato possibile. Il babbo, aiutato da Arturo, desideroso di rendersi utile, ci
ha trascinato in un tour de force della città! La prima cosa che mi ha colpita
è stato l’enorme traffico e la considerazione creativa dei semafori: il rosso
qui non significa fermarsi per aspettare il verde! Incredibilmente, però, non
ho visto nessun incidente, segno che sono abili nella guida! Abbiamo percorso
tutto il decumano di Spaccanapoli, che taglia in due la città. Vedere questa
spaccatura dall’alto è singolare (ci voleva la maestra Carmen, con i suoi cardi
e decumani! Ti ricordi? Lei avrebbe sicuramente apprezzato!) e percorrerla a
piedi è stato ancora più divertente: era tutto un susseguirsi di botteghe,
palazzi nobiliari, statue, chiese, ma non solo … ci siamo persi fra gli odori del quartiere e
la simpatia degli abitanti. Cos’altro ricordo? La maestosità di Piazza del
Plebiscito; il Duomo di Napoli e la devozione dei napoletani per San Gennaro; Castel
dell’Ovo, adagiato sul lungomare, e le sue leggende (ci credi che la mamma ha
fermato una signora anziana per chiederle della leggenda dell’uovo deposto
dalla sirena Partenope? Il bello è che la signora si è fermata e ce l’ha
raccontata, in modo molto simpatico, parlando napoletano); il Maschio Angioino col
suo arco trionfale; la Galleria Umberto I; le splendide maioliche del Chiostro
di Santa Chiara e per finire non ci siamo fatti mancare nemmeno la visita alla
tomba di Leopardi (qui ha insistito la mamma che, come sai, adora poeti e
scrittori).
Stamani
mi sono imbarcata per Ischia con un’esplosione di colori negli occhi. A
pensarci bene, sarebbe stato bello rimanere qualche giorno in più, ma nuove
avventure ci aspettano!
Sono
felicissima che tu abbia rivisto Stefano! Peccato tu sia così lontana, perché anche
Riccardo sembra simpatico da quello che mi scrivi. J Avremmo potuto uscire tutti e quattro insieme ...
Abbraccia Ciottolo da parte mia: tutto considerato, è solo merito suo se hai
incontrato di nuovo Stefano. Adesso sono stanchissima e devo salutarti.
Cercherò di scriverti ancora da Ischia! Baci, Pam
Pa🍎nia
"Pam & Mel", di Daniela Darone
Foto dii Rene Strgar da Pexels