5 settembre 1986
Cara
Melania,
a
volte, quando leggo le tue lettere, ho quasi paura. Intanto, un po’ mi inquieta
sentirti parlare di "commissione disciplinare", e poi ti sento così
diversa adesso … come se fossi maturata molto e io fossi rimasta un bel po’
indietro. Forse quando eri qui avevi la mente più leggera e pochi pensieri
ingombranti. Non è una critica, ma sono un po’ preoccupata per te: e se andare
avanti nel tempo in fondo non fosse stata una buona scelta? Comunque sono anche
felice per te, perché sei riuscita a creare un bel legame con Stefano. Ma
perché non è il tuo ragazzo? Pensi di non piacergli? È timido e non riesce a
chiederti di metterti con lui?
In
chiusura della tua lettera mi chiedi degli esami di riparazione e quindi ecco
un piccolo resoconto, visto che li ho sostenuti proprio stamani. Ti dirò, non è
che sia proprio soddisfatta: scienze così così, sono partita bene ma mi sono
arenata alla fine; geografia economica meglio. Alle nove e mezzo avevo già
finito queste due materie e poco dopo un’ora sono iniziate le prove di
matematica e fisica. Anche qui sono partita benino, ma al piano inclinato la
mia mente è andata in tilt: avevo il vuoto completo! Eppure mi sembrava di
saperlo … Allora il professore è passato a matematica: un’equazione e due
scomposizioni di trinomi di secondo grado, i connettivi logici, i simboli dei
connettivi logici, i corrispondenti con gli insiemi e le loro proprietà (erano
tre e gliene ho dette solo due …). Fra qualche giorno ci saranno i risultati.
Speriamo bene!
La
notiziona di oggi è che sono stata con i miei a prendere il motorino: mi hanno
comprato un Sì rosso fuoco. (Mentre andavamo al concessionario abbiamo
incrociato Flavio in Vespa: era senza casco e con un tipo dietro! Roba che se
lo beccano gli fanno una multa incredibile! Comunque si è tagliato i capelli ed
è sempre più bono … ma non divaghiamo!). Non sai che emozione quando sono
uscita dal concessionario e sono montata in sella al mio motorino! Per
esercitarmi un po’ alla guida siamo andati a fare dei giri di prova intorno
allo Stadio e poi a Fiesole, per una strada un po’ più impegnativa e con tante
curve. I miei mi seguivano con la macchina e non ti dico che batticuore avevo!
A Fiesole ci siamo fermati a mangiare un gelato e poi abbiamo fatto un salto al
supermercato: i miei hanno fatto la spesa e io ho convinto la mamma a comprare
un fustino di detersivo Dinamo Due, dove c’era in regalo una cassetta di
Riccardo Cocciante. Adesso sono a casa, sto ascoltando Cocciante e cantando a
squarciagola “L’alba”. Sono indecisa se tagliarmi i capelli o no. Tu cosa mi
consigli? Mi chiamano a cena e devo lasciarti: facciamo che questa volta la
lettera comprenderà più giorni, come fosse un diario? Smack!
6
settembre
Allora,
per la cronaca, sto piangendo. Il motivo? Mauro mi ha fatto festa quando mi ha
rivista stasera, dopo le vacanze, e così pure Alessio e la Tamara … però mi è
piovuta addosso questa grande malinconia, perché quando sono partita per le
vacanze Alessio mi moriva dietro e ora sta con un'altra! Non è una cosa facile
da mandare giù. È come se mi avessero tolto qualcosa ed in effetti è così! Ah,
lo so, sono un’egoista e basta, una narcisista da evitare, ma … voglio anche io
un ragazzo! Voglio essere innamorata e che qualcuno mi ami alla follia! È
sbagliato? Stasera comunque, grazie a Stella e Carolina, ho conosciuto un tipo
che si chiama Fabrizio. Gioca a calcio e viene ad allenarsi ai campini due
volte a settimana. Sembra carino.
8
settembre
Ieri
sono stata a Tirrenia, al solito vecchio Lido dove andavo ogni anno. Non sai
che gioia tornarci dopo la parentesi ad Ischia! Non ho fatto a tempo ad
arrivare in spiaggia che ho visto Walter, della compagnia dell’anno scorso.
Sono andata a salutarlo, ma lui all'inizio non si ricordava di me; poi, dopo un
po’ che mi osservava, alla fine mi fa: “Ma sei Pamela?”. Quando mi sono messa a
ridere, facendo di sì con la testa, mi ha detto che ero cambiata tantissimo,
che mi aveva riconosciuta dagli occhi e che sono imbellita! Pensa che nemmeno
Eva e Veronica mi hanno riconosciuta. Dopo vari giri per lo stabilimento, alla
fine ho rivisto anche Grazia. Insieme a lei c’era un ragazzo, al quale
all’inizio non ho fatto molto caso, ma appena l’ho guardato bene in faccia mi
sono resa conto che era Dario! Walter li ha sfidati a ricordarsi chi fossi.
Loro mi guardavano fra il sorpreso e il confuso e alla fine Walter ha dovuto
dirglielo: sono rimasti di sasso. Insomma, proprio tutti mi hanno trovata
cambiata e Dario ha mormorato: “Però! Con i capelli più lunghi …” (il tono
sembrava compiaciuto, quindi ho deciso: non mi taglio i capelli!). Solo
Erina mi ha riconosciuta subito! E dire che la nostra amicizia iniziò in modo
molto burrascoso: mi tirò uno schiaffo perché si era arrabbiata per qualche
cosa, che non riesco nemmeno a ricordare, e solo dopo diventammo amiche e l’ultima
sera si mise pure a piangere perché ci dovevamo separare!
Il
pomeriggio l’ho passato sulla terrazza, più che altro a chiacchierare con
Dario, raccontandoci le novità di quest’ultimo anno e ricordando le cose buffe
successe l’anno scorso. La sera abbiamo fatto il bagno con tutta la compagnia,
"affogandoci" come al solito. Poi siamo andati a cambiarci e abbiamo
mangiato una pizza sulla terrazza dello stabilimento.
Siamo
ripartiti dopo cena. Mi ero portata dietro il walkman e qualche cassetta per il
viaggio di ritorno, ma alla fine ho preferito chiacchierare con i miei, nello
spirito di quello che mi hai scritto nell'ultima lettera: creare un'alleanza
fra generazioni!
9
settembre
Sono
uscita con Stella e Carolina. Siamo state da Mister Disco, a curiosare le
ultime novità e a sentire un po' di musica, e poi siamo andate ai
giardini.
Fabrizio
è passato ai giardini prima degli allenamenti e siamo stati a chiacchierare un
sacco. Diciamo che mi ha lusingato il fatto che sia stato molto con me: abbiamo
riso tanto e siamo addirittura andati sullo scivolo insieme come due
bambini! La sera ha rinfrescato un po’ e lui mi ha fatto mettere il suo golf
per non farmi prendere freddo. Le altre non le ha praticamente considerate, con
grande rabbia di Carolina. Inizialmente non capivo come mai se ne stesse così
seria da una parte e solo dopo Stella mi ha detto che è assolutamente cotta di
Fabrizio. Beh, piace anche a me, però, ed è così simpatico! Non so mica se
voglio lasciarle via libera … Verso le sei e mezzo siamo andate via
e siamo rimaste in forse per la sera dopo cena. Stella mi ha detto che, se lei
e Carolina fossero uscite, mi sarebbero venute a suonare il campanello alle
nove e un quarto per andare alla festa del quartiere ai giardini. Se non vedevo
nulla voleva dire che avevano deciso di restare a casa. La sera, non avendo
ancora visto nessuno alle nove e mezzo, ho perso le speranze di uscire e mi
sono messa a guardare un film di Hitchcock che davano sulla Rai: “Nodo alla
gola”. Sai quanto amo i gialli! Bel film, anche se “Vertigo”, “Uccelli” e “La
finestra sul cortile” per me se la battono per il primo posto! Beh, la mattina
dopo sono andata dalla fornaia e lì ho incontrato Benedetta, così, mentre
eravamo in fila ad aspettare il nostro turno, le ho chiesto se fosse stata alla
festa ai giardini la sera prima. Lei mi ha risposto che c’era andata, ma che
c’era poca gente e poi mi ha chiesto perché non mi fossi fatta vedere. Così le
ho detto che non ero uscita perché Stella e Carolina erano rimaste a casa e lei
a quel punto mi ha detto che loro invece c’erano! Ci sono rimasta male e ho
cambiato discorso con una scusa. Quindi sono uscite senza dirmi nulla! E, dato
che Fabrizio ieri andava alla festa, non c’è altra spiegazione logica: Carolina
deve aver convinto Stella a uscire solo loro due, senza di me, in modo da
andare alla festa e attirare l’attenzione di Fabrizio su di sé. Da una
parte posso pure capire Carolina, ma non mi va giù che Stella abbia
acconsentito … pensavo fossimo amiche!
Andiamo, sono pronta per la tua prossima brontolata! Mi dirai che se mi piace Flavio non dovrebbe interessarmi Fabrizio e che dovrei essere felice per Alessio e Tamara. So tutto, ma non riesco a mettere in pratica nulla!
Domani vado a vedere i risultati degli esami. Dovrai aspettare la prossima lettera per sapere come sono andati. Ti mando un grosso abbraccio! Pamela
P.S. Quell'idea di venirmi a cercare nella tua epoca, Mel ... insomma, è davvero spaventosa da un certo punto di vista. Ammetto che all'inizio ne sono rimasta affascinata, ma poi, pensandoci bene, potrebbe rivelarsi una pessima idea. Se devo essere sincera, ci ho perso un po' il sonno. Ti prego, non parlarmene più.
Pa🍎nia
"Pam & Mel", di Daniela Darone
Foto di cottonbro studio da pexels.com
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