31 Dicembre ----, giovedì – 1 Gennaio ----, venerdì
Cara Pamela,
ti scrivo “a cavallo” dei due
giorni che sopporto meno in assoluto di tutto l’anno. Lo sai che il giorno
dell’ultimo dell’anno mi deprime e il primo dell’anno mi innervosisce. Tutta quest’ansia
di doversi divertire per forza e tutte le aspettative per iniziare bene il
nuovo anno sono stressanti. Anche se quest’anno è tutto diverso. In effetti, da
quando ci siamo trasferiti qui, vivo ogni giorno con un senso di irrealtà e
confusione: tutto mi sembra strano, a tratti entusiasmante, a tratti
deprimente. La cosa peggiore, che i miei non mi avevano spiegato bene, è che
difficilmente potrò tornare. O meglio, un eventuale, possibile ritorno è
contemplato, ma si tratta di una decisione definitiva: o restare qui per sempre
o tornare indietro, senza possibilità di ripensamento. Sembra che ancora questi
sistemi di trasferimento non siano stati messi a punto in modo ottimale e non
sia possibile andare e venire come prendere un autobus! A parte gli enormi
costi che ci sono dietro a questi viaggi, il nostro corpo ha dei limiti e
nessun essere umano sarebbe in grado di compiere più di una volta questa
esperienza. Insomma, siamo agli albori di tutto e siamo ancora lontani dalla
perfezione (come vedi dalla data della mia lettera, durante il trasferimento,
c’è stata anche una “contrazione” del tempo, perché da noi è dicembre, mentre
da te è già giugno).
Da quando siamo arrivati qui
viviamo in quello che chiamano “Campo base”: una sorta di “riserva” dove noi
neofiti veniamo gradualmente informati sugli sviluppi della tecnologia. Sarebbe
impensabile catapultarci nella realtà quotidiana: sembreremmo degli alieni.
Inoltre devo colmare più di trent’anni di eventi di storia moderna e per questo
seguiamo dei corsi ogni giorno che ci informano di quanto è accaduto (beh, è
comunque più interessante dell’ennesima lezione sugli uomini primitivi …). Da
una parte è molto eccitante Pamela, non lo nego, ma dall’altra mi sembra di
essere in un film di fantascienza.
I miei per ora mi hanno
raccomandato la massima prudenza: non so bene cosa posso scriverti in merito a
cose o eventi di cui non sai niente. Sembra che possa mantenere i contatti con
i vecchi amici ma, come hanno lasciato capire i responsabili, solo per normali
comunicazioni fra adolescenti (CIOE’? Cosa intendono secondo te?).
Insomma, sai che per me
venire qui è stato un grande sacrificio, ma per i miei genitori è stato
impossibile non rispondere a questo appello, in nome della scienza e del
benessere del genere umano (oltretutto è un’occasione per mettere a frutto
tutti i loro studi come medici e scienziati). Hanno sottolineato che potrebbe
essere un’ottima opportunità anche per me, per il mio futuro. Io non so cosa
pensare: non mi sono fatta ancora un’idea. So solo che i miei genitori lavorano
molte ore in laboratorio e così mi ritrovo a passare un sacco di tempo da sola con
Ciottolo e Ninja.
Al campo base ci hanno
assegnato un appartamento al piano terra, con un piccolo giardino che circonda
la casa su tutti i lati, così Ciottolo e Ninja hanno un pezzettino di prato per
scorrazzare mentre io studio. I primi tempi avevo paura che Ninja scappasse,
sai che è una gatta piuttosto curiosa, ma mi sono resa conto invece che tende a
non allontanarsi. Sembra un po’ frastornata, e cerca spesso la compagnia di
Ciottolo. Eravamo preoccupati per lui, dato che è una razza di cane piuttosto
delicata, ma invece sembra stia bene e che il viaggio non l’abbia provato più
di tanto.
Il mio ultimo dell’anno,
tutto sommato, è stato carino: nel pomeriggio ho giocato con una ragazza del
campo base a ping pong (abbiamo un’area attrezzata per molti tipi di sport) e
la sera cena a casa con i miei (abbiamo fatto la pizza), film in televisione e
partitona a Scarabeo. Siamo andati a letto abbastanza tardi e oggi, a parte
leggere un libro e finire di scrivere questa lettera, non ho fatto granché.
Per adesso chiudo. Avrei
troppe cose da raccontarti. Lo farò pian piano. Ti mando un grande, umido
saluto (qui è tutto il giorno che piove!)
Melania
P.S. Troppo bello il logo
della nostra amicizia che hai disegnato!!!
Pa🍎nia
Best friends forever
"Pam & Mel", di Daniela Darone
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