ANTHONY?!
- Buonasera signora, sono
Antonio. Posso parlare con Valentina?
- Oh, Antonio! E’ da un
po’ che non ti sentivo! Tutto bene? – mi risponde la voce sempre allegra della
mamma di Vale.
- Sì sì, grazie.
- Vado a chiamartela
subito – e sento i suoi passi svelti che attraversano il piccolo corridoio.
Chissà cosa starà facendo Valentina. Quasi quasi farei volentieri un salto a
casa sua a trovarla.
- Pronto?
- Ciao Vale! Che fai di
bello?
- Oh, Anthony, ciao.
Niente di particolare. Tu?
- Che ne dici se ci
vediamo? Posso venire a trovarti?
- Uhm … mi piacerebbe, ma
c’è Linda qui da me.
- Ah … - mormoro, senza
riuscire a mascherare la delusione. Poi mi riprendo - Vabbè, ma ti scoccia se
vengo anch’io? – in fondo questa Linda deve essere proprio simpatica se Vale ci
sta tanto bene insieme. Lei sembra esitare e le sento parlottare un po’.
- Beh, in realtà stavamo
parlando … sai com’è … noi ragazze passiamo un sacco di tempo a chiacchierare e
a confidarci e se ci sei tu …
- Cosa?
- … se ci sei tu non
possiamo parlare liberamente, no? – conclude spazientita dal fatto che io sia
così ottuso, ma poi riprende più calma – magari ci vediamo un'altra volta, va
bene? Facciamo domani? Dopo la scuola?
-Devo andare agli
allenamenti … ma dopodomani però …
-Vado al cinema con Linda
e la sua mamma.
-E il giorno dopo?
-Giovedì vado a danza e
venerdì festeggiamo il compleanno di Guia.
-Ah, non sapevo facesse
una festa …
-Sì, ma siamo poche, la fa
a casa sua e siamo tutte femmine ….
Stavo per chiederle se
avevano qualcosa contro i maschi, ma poi ho preferito lasciar stare.
-Vabbè, allora facciamo
così: quando trovi un minuto di tempo anche per me, telefonami! Ciao. – le ho
detto asciutto, ripensando con stizza a quando solo l’anno scorso mi
abbracciava stretto stretto e mi diceva “Oh Tonino, ti voglio bene 103” .
- Ma Tonino … - ha
iniziato lei con voce un po’ lamentosa, come se volesse dire chissà che cosa,
poi invece ha abbozzato solo un ciao e ha chiuso la telefonata. Però ho fatto a
tempo a sentire Linda che diceva “who cares?” che so benissimo che significa
“chi se ne importa?”
-Allora? - mi ha chiesto
il babbo non appena si è accorto che non ero più al telefono – ti devo
accompagnare da Valentina o no?
- No.
- Ah – ha detto allora lui
sorpreso – mi era sembrato di capire …
- No babbo, hai capito
male. Noi maschi, evidentemente, non siamo graditi ... E’ chiaro che Valentina non
mi vuole più bene 103 come diceva fino all’anno scorso, ora mi vuole bene zero!
- Ah, Antonio – è
intervenuta la mamma – a quest’età le bambine cominciano a stare volentieri fra
loro, mica te la devi prendere: è solo un periodo.
- Anch’io stavo volentieri
con Gennaro, ma se Vale mi telefonava mica le dicevo che non poteva venire con
noi! Sai una cosa? Voi femmine siete troppo complicate! E poi magari fate pure
le offese se ve lo facciamo notare. Puah! Ho chiuso anche con Vale! Tanto che
amica è una che non si fa più sentire da un pezzo?
Il babbo e la mamma si sono
limitati a guardarsi senza dire più niente, ma tanto lo sapevo di avere
ragione. E’ dall’inizio dell’anno scorso che Valentina si è allontanata ed io
l’ho aspettata e cercata anche troppo. Sono andato in camera mia e mi sono
buttato sul letto a sfogliare un giornalino di fumetti. Clotilde è arrivata
subito per sdraiarsi accanto a me ma, anziché mandarla via come al solito, me
la sono tenuta accanto e abbiamo fatto un po’ di lotta, per finta naturalmente!
Dopo lei mi ha fatto a pezzi il giornalino ed io l’ho lasciata fare: mica lo
faceva con cattiveria, lei. E’ ancora così piccola!
Nessun commento:
Posta un commento