UN
SINGOLARE PRESTIGIATORE
Di
nuovo una porta elegante. Un bussare discreto.
-
Avanti – ha risposto una voce profonda dall’altra parte.
Siamo
entrati, anche se io sono rimasto un po’ indietro, mezzo nascosto dalla figura
della mamma di Stefano.
- Alderico,
ti disturbo? – ha domandato gentilmente la principessa.
-
Affatto cara. Qualcosa non va? - ha risposto la solita voce,
ma
questa volta ho avvertito un tono speciale di dolcezza – con questo temporale
hai sicuramente perso la luce giusta nel tuo studio, non è vero?
Solo
allora si è accorto che sua moglie non era sola e così, dopo avergli dato una
sbirciatina fugace, sono venuto allo scoperto. Quell’uomo non aveva niente
dell’orco cattivo che mi ero immaginato! Anche se devo dire che ancora una volta
mi sono sorpreso: non era certo il tipo di marito che uno s’immaginava per una
signora come la mamma di Stefano! Intanto non era molto alto e dandogli una
rapida occhiata ho concluso che dovesse essere un po’ più basso di lei, e poi
era stempiato e con qualche chiletto in più, a giudicare dalla pancetta. Ed era
sicuramente più vecchio di lei e per di più gli occhiali, dalla montatura
singolare, gli conferivano un’aria da re ranocchio. Beh, nel suo caso il bacio
della principessa non doveva aver funzionato per trasformarlo in un bellissimo
principe!
-
Tesoro, voglio presentarti Antonio, il nuovo compagno di banco di Stefano …
-
Oh! – ha esclamato lui sollevando gli occhiali sulla testa e allargandosi in un
grande sorriso – ecco qui il nostro famoso Antonio! E’ un vero piacere
conoscerti. Stefano mi ha parlato molto di te: dice che sei un asso in
italiano!
-
Oh – ho risposto io, quasi imitando la sua risposta. Il fatto è che non pensavo
proprio che Stefano avesse parlato di me con i suoi e soprattutto che pensasse
queste cose. Così sono arrossito e cercando disperatamente di non arrossire
ancora di più, devo aver assunto il colore di un camion di pompieri. Che
figura… Nessuno comunque ha fatto cenno di accorgersi del mio imbarazzo e anzi,
il babbo di Stefano si è alzato, venendo verso di me per stringermi la mano,
proprio come a una persona adulta. Solo allora mi sono accorto che aveva dei
bellissimi occhi chiari, fra il grigio, l’azzurro e il verde, non saprei dire.
-
Tesoro – ha ripreso sua moglie – faresti un salto a prendere Stefano con la
macchina? E’ rimasto bloccato dal temporale e lui e Antonio devono studiare
insieme oggi … è già parecchio in ritardo …
-
Oibò! Non che caschi a fagiuolo, ma d’altronde … e dov’è il nostro giovane
virgulto? – ha chiesto cominciando a pulire le lenti degli occhiali con un
fazzoletto di seta e guardandoci bonario con quei suoi occhi miopi.
-
Alderico, oggi è giovedì – si è limitata a rispondere sua moglie.
-
Bon bon, alors sappiamo dove recarci, non è così? – e poi rivolto a me –
preferisci aspettare qui o vuoi venire anche tu con me? Per fare qualche
chiacchiera fra gentiluomini e lasciare questa dama alle sue tele …
-
Forse è meglio di no Alderico, sai che Stefano preferirebbe …
A
quel punto lui si è limitato a portare l’indice e il medio della mano alla
fronte e a scuotere la testa, come a dire che era chiaro che sua moglie aveva
ragione e che era stato un vero sbadato a proporlo.
-
… e poi volevo mostrare ad Antonio ancora qualcosa … - ha continuato lei - Ti
aspettiamo qui.
-
A presto cara – ha detto allora lui dandole un bacio su una tempia e facendole
una fugace carezza sui capelli.
–
Arrivederci anche a te, caro amico.
Io per tutta risposta ho
abbozzato un sorriso facendo un cenno con la testa. Mi sa che in quella casa
dovevano pensare che la maestra mi avesse un po’ sopravvalutato, perché non ero
stato molto loquace e simpatico come ci si aspetterebbe da uno che ti è stato
proposto come quello benvoluto da tutti. Mi ero limitato a osservare in un
misto di stupore ed emozione quella casa e quelle persone tanto diverse da me,
dalla mia famiglia, dai miei amici, dal mio mondo. Anche il re ranocchio,
malgrado l’iniziale impressione dovuta al suo aspetto, si era rivelato un tipo
singolare dopo poche frasi scambiate con lui e all’improvviso non sembrava più
tanto strano che fosse il marito di una donna bella come la mamma di Stefano …
e poi quella voce, quel modo particolare di parlare, quel modo di fare così
incantatore, da poter essere scambiato più per un prestigiatore, piuttosto che
per un avvocato …
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