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giovedì 7 maggio 2020

Taccuini di un viaggio - I ricordi nei libri



Ogni volta che riapriamo un libro vi troviamo, come d’incanto, quelle briciole di esistenza, quelle sensazioni, quei pensieri che credevamo archiviati nei cassetti della memoria. Cosa abbiamo fatto di quei giorni, dopo che avevamo chiuso le pagine, non ricordiamo bene subito, se non riannodando le date, gli anni, l’età dei nostri figli. Nel frattempo la vita, con il suo scorrere, ci ha trasformato, ha modificato la geografia dei nostri volti. I giorni si sono avvicendati senza sosta in un’altalena di emozioni e azioni fino a giungere qui. Ma i giorni che rievoco attraverso le pagine dei libri, in un commento, in una frase, una nota a margine, una dedica, un indirizzo, una data … hanno la nitidezza di un salto indietro nel tempo, come se mi fossi trovata solo un attimo prima in quel preciso istante, hanno il potere di rievocare l’intensità dei sentimenti e delle emozioni provate. C’è chi si scandalizza delle pieghe alle pagine dei libri, delle sottolineature, delle scritte: pensano che sia una mancanza di attenzione e di rispetto verso l’oggetto. Ovviamente non mi permetto di fare nessun segno sui libri che mi prestano, li tengo, anzi, come oggetti preziosi. Ma per quanto riguarda i miei libri, ogni volta che infliggo alla pagina un segno, non faccio altro che manifestar loro il mio amore e renderli parte della mia vita.




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