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domenica 30 aprile 2023

Pam & Mel Pa🍎nia

 


11 ottobre 1986

Cara Melania,

ti mando la foto del mio diario prima di distruggerlo. Ho mille cose da dirti, il cuore gonfio e una determinazione nuova. Sai, quando mi hai scritto che volevi incontrarmi nel futuro ho avuto paura. Ma sì, paura di quello che avresti potuto trovare, paura che incontrassi una versione di me non soddisfacente, né per te, né per me. Insomma, non so se mi capisci. Andrò per punti, perché sono troppi i pensieri che mi frullano nella testa. Stasera, prima di scriverti, rileggevo il mio diario, qua e là. Non lo so se mi è piaciuto quello che ho letto. Le parti dove scrivo delle chiacchiere con gli amici sì, mi piacciono, e mi diverte anche rileggere di quando sono andata a casa di Mauro a sentire i dischi dei Beatles e a casa di Stella a sentire gli Wham! Allora cos’è che non mi piace un granché?

COSE CHE NON MI PIACCIONO

Sto ripetendo la prima. Questo, decisamente, non mi piace. Mi hanno bocciata agli esami a settembre. Che botta, eh? Ci sono rimasta malissimo. E pensare che i miei genitori mi hanno pure comprato il motorino! Non si sono nemmeno lamentati: non una partaccia, né una punizione. Sono pure andata con la mamma alle magistrali, a fare due chiacchiere con le ragazze che andavano a vedere i risultati degli esami alla loro scuola, per capire se fosse meglio cambiare indirizzo di studi. Alla fine però mi sono iscritta di nuovo a ragioneria: ho solo cambiato sezione, per non avere di nuovo gli stessi professori. Ho avuto paura della novità (avere paura: altra cosa che non mi piace) e ho preferito restare su una strada conosciuta, anche se non congeniale. I risultati li ho saputi il 9 settembre. Il 10 sono andata a fare un lungo giro in motorino da sola, per pensare e metabolizzare il fallimento. Sicuramente i professori non mi hanno aiutata, con il loro atteggiamento così sprezzante. O capisci e segui, o rimani indietro al tuo destino. Però io ci ho messo tutto il mio impegno? Ho saputo chiedere aiuto? Comunque, fra giugno e settembre è bocciata quasi mezza classe. Leggendo tutto questo penserai che abbia messo la “testa a posto” e che stia riflettendo sui miei errori, ma stamani non ho esitato un attimo quando qualcuno di classe mia, davanti a scuola, ha detto “oggi non si entra, c’è lo sciopero per l’antinucleare. Noi vogliamo la pace!”. Me ne sono tornata a casa volentieri, solo per scoprire per caso che lo sciopero era contro la costruzione delle centrali nucleari, non contro le armi nucleari! E, sinceramente, lo sciopero avrebbe potuto essere per qualunque cosa, per me era solo un pretesto per saltare un giorno di scuola. Quindi da qui potrai capire che la mia redenzione vacilla.    

Ci sono stati un po’ di litigi fra le ragazze del gruppo e indovinare il motivo non sarà difficile: rivalità in amore …

Ho sprecato un’ora e mezzo della mia vita per vedere un film davvero brutto (tratto da un libro che deve essere altrettanto brutto) dove già dall’inizio si capiva come sarebbe andata a finire: mi è venuto in mente cosa mi avevi scritto nella tua lettera in merito a spengere la televisione …. Il problema è che non sono riuscita a farlo, quindi forse dovrebbero far entrare anche me nel tuo gruppo di ricerca di adolescenti: cosa direbbe il mio cervello ai dottori?

Ho rivisto Fabrizio diverse volte, sempre ai giardini. Un giorno, per farmi provare il suo motorino, siamo andati a fare una giratina insieme. A un certo punto, mentre guidavo, Fabrizio ha messo le mani sulle mie e ha sterzato verso la montagnola, dove c’è il campo di calcio dove giocano le partite. Gli ho chiesto che intenzioni avesse, visto che di solito è un luogo appartato, quando non ci sono partite. Lui non ha risposto, mi ha dato un bacio sul collo e ha cercato di allungare le mani, approfittando del fatto che stavo guidando! A quel punto ho inchiodato e l’ho fatto scendere, pronta a fargli una partaccia. Lui però non mi ha lasciato il tempo: si è avvicinato e ha poggiato la bocca sulla mia, stampandomi un bacio. Non è stato un vero bacio, ma mi è piaciuto un sacco, nonostante fossi arrabbiata. Subito dopo siamo tornati ai giardini e una delle ragazze del gruppo mi si è avvicinata e mi ha detto che stavo perdendo tempo con Fabrizio, perché a lui piace una certa Lory (che non conosco). Ma allora quel “bacio”? Cosa si era messo in mente? Continuava a dirmi che dovevamo conoscerci meglio prima di decidere se metterci insieme e poi scopro che gli piace un’altra?

Alessio vuole lasciare Tamara per mettersi con me e ha mandato Mauro in avanscoperta a chiedermi se ero interessata … Ho risposto di no e ultimamente mi sono mostrata anche un po’ più scostante, almeno smette di illudersi. E poi non mi piacciono i ragazzi che non hanno il coraggio di farsi avanti!  

 

COSE CHE MI PIACCIONO

Ho conosciuto dei ragazzi di un’altra compagnia che si ritrova ai giardini. Sono più grandi di me: Simone, Cesare, Silvio, Sabrina, Paolo, Maurizio, Laura e Gabriele. Con Maurizio abbiamo fatto una chiacchierata fiume sul Boss: mi ha raccontato del concerto di Bruce Springsteen che è andato a vedere a Milano l’anno scorso, allo stadio San Siro. Era la prima volta che il Boss veniva in Italia in concerto e Maurizio non ci ha pensato due volte a spendere ventimila lire per il biglietto! Già all’alba del giorno del concerto era fuori dallo stadio, perché voleva cercare di essere abbastanza vicino al palco. Appena Bruce è salito sul palco, il pubblico lo ha accolto con un boato incredibile e lui, dopo una decina di canzoni, quando ha attaccato Glory Days è entrato completamente in sintonia col pubblico, complice anche il magico sax di Clarence “Big Man” Clemons. Ah, quanto sarebbe stato bello esserci! Maurizio è stato così carino che, quando ha saputo che ero una fan del Boss, mi ha regalato una maglietta di Bruce Springsteen. Anche qui alla fine ho i miei ammiratori: Simone e Emiliano. Un pomeriggio alcuni hanno iniziato a confessare le loro cotte e qualcuno ha spiattellato che Emiliano ha perso la testa e non pensa che a me! Lui era imbarazzatissimo e io lo stesso! Per fortuna che Maurizio, con la sua simpatia, è riuscito a smorzare la situazione. A un certo punto ha detto, meditabondo e sorridente: “oh ragazzi, io invece sono indeciso se sposare la Pamela o la Sabrina”. Siamo scoppiati tutti a ridere e l’imbarazzo è svanito.  

Ho conosciuto Claudio, un ragazzo che gioca a rugby. È totalmente diverso da tutti quelli che conosco, forse perché è più grande. Credo abbia sui vent’anni, è gentile e serio. Non ricordo nemmeno come abbiamo fatto a iniziare a chiacchierare, ricordo solo che era un pomeriggio e lui stava uscendo dagli allenamenti. Quando gli ho detto che forse sarei andata a sentire un gruppo rock che suonava ai giardini, mi ha dato il suo numero di telefono e mi ha chiesto di chiamarlo, se decidevo di andare: così gli ho telefonato e lui è venuto, in moto. Sta appena fuori Firenze. È davvero un bel ragazzo, con una bella faccia pulita. Non ho capito bene se mi ha dato il suo numero perché mi trova carina o se mi considera una sorta di “sorellina” simpatica.     

Mi piace il consiglio che mi hai dato nella tua lettera: non stare a sentire i giudizi degli altri. E allora ho preso un appuntamento con Carmine, il parrucchiere della mamma, per tagliarmi i capelli.

UNA COSA “NEUTRA”, IN FONDO, ANCHE SE MI STUPISCE CHE LO SIA

Il 6 ottobre 1986 ho dato il mio primo bacio. A Simone. Il Simone della nuova compagnia. Eravamo seduti sul muretto dei giardini, in un tardo pomeriggio, a chiacchierare. Gli altri erano già andati via. A un certo punto è calato un po’ il silenzio, lui mi ha abbracciata e a un tratto ci siamo baciati. Non so nemmeno bene come è successo. So solo che ero emozionata e un po’ tesa, perché non volevo passare da imbranata. Quando ci siamo staccati, lui mi ha guardata con dolcezza (deve aver capito che era il mio primo bacio!) e poi mi ha abbracciata di nuovo mormorando un “vieni qui”. Mi sono portata dietro tutta la sera la sensazione di avere la sua saliva in bocca … so che non suona romantico, ma è la verità! Il giorno dopo ci siamo rivisti e abbiamo passato un sacco di tempo a baciarci. Peccato aver saputo dopo poco che Simone è interessato a un sacco di ragazze. Mi sono chiarita con lui. Lui ha ammesso che non riesce a pensare a una sola ragazza alla volta. Per me però non è accettabile, quindi ho preferito troncare subito questa storia. Strano, ma alla fine non è che ci sia stata male. Ti dirò, non sono pentita di averlo baciato, anche se dal primo bacio mi aspettavo una sensazione diversa, molto più coinvolgente, che alla fine non ho provato.

Quindi, cara Mel, avevi ragione su tutta la linea: ho deciso di “darmi pace”. Evidentemente non sono innamorata di nessuno. Non ha senso accelerare i tempi. In cerca di cosa, poi? Mi piacerebbe conoscere gente nuova e ripartire da capo con una Pamela nuova di zecca. Dici che la compagnia che state fondando tu e Camilla sia stroppo lontana per me? 😊 

Intanto il mio diario è ridotto a un cumulo di fogli strappati a pezzetti minuscoli e pronto per il cestino.

Forse passerà un po’ di tempo prima che ti scriva di nuovo. Abbi pazienza, ma ho bisogno di riorganizzare le idee su chi voglio essere.

Baci, Pam


Pa🍎nia



"Pam & Mel", di Daniela Darone

Foto di Daniela Darone