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venerdì 20 gennaio 2023

Pam & Mel Pa🍎nia

 


Cara Pamela,

eccomi, alla fine! Mi hanno stracciato più di una lettera ed è per questo che stai ricevendo la mia risposta così in ritardo. I miei sono finiti davanti alla commissione disciplinare perché ti stavo raccontando troppo e possono ringraziare la loro fama e bravura, altrimenti ci avrebbero costretto a interrompere qualsiasi rapporto (e magari avresti pensato che fossi arrabbiata con te! E invece no! Assolutamente! E comunque spero che tu abbia capito che le “critiche” che ti ho fatto nella mia ultima lettera erano a fin di bene, anche se devo scusarmi, perché non ero proprio di umore idilliaco quando ti ho scritto … Insomma, meno male che la nostra amicizia ci permette di superare le incomprensioni. Non parliamone più, anche se ti garantisco che continuerò a brontolarti quando penserò che tu non stia dando il meglio di te! Ah, sì, sono proprio nonna Abelarda, pensalo pure!). Insomma, ci hanno fatto una risciacquata perché non abbiamo rispettato la regola di non entrare troppo nei particolari quando comunichiamo con la nostra epoca di origine. Ma dico: se non ti parlassi del mio mondo, come potresti capire fino in fondo quello che ti racconto di me? A me non importa sinceramente, se ci vogliono rimpacchettare e mandarci indietro, facciano pure. D’altronde non credo abbiano il tempo di passare al setaccio ogni comunicazione, quindi da ora in avanti cercherò di limitarmi, ma non troppo … Mi è anche venuta un’idea pazza in mente, parlando di te con Stefano. Ho pensato che potrei venire a cercarti, Pam. Ma sì, un giorno che sarò uscita da questo campo base, potrò venire a cercarti e vederti nel mondo in cui vivo io. Certo, sarai una donna adulta, per non dire vecchia, ma per me sarai la solita Pam. Ti presenterò Stefano e tu mi presenterai la tua famiglia: tuo marito (chissà se sarà Flavio!), i tuoi figli e chissà, magari mi mostrerai pure il tuo cavallo! Ti piacciono ancora i cavalli, Pam? Ti ricordi di quando credevi che il tuo babbo te ne avrebbe comprato uno e lo avreste tenuto alla Consuma?

Con Stefano ci vediamo spesso. Parliamo in continuazione di qualsiasi argomento e andiamo a correre insieme. Però non è il mio ragazzo, almeno per ora. Durante una delle nostre chiacchierate mi ha spiegato cos’è il perimetro: sono i confini del Campo Base. Col suo piglio da geometra mi ha detto che il Campo Base misura più di diecimila ettari, quindi direi che sia impossibile percorrerne il perimetro a corsa! In teoria fra poco potrò inserirmi nel mondo normale e lasciare questo posto, ma non so se lo faremo a breve. Tanti fra coloro che vivono qui ci sono venuti per necessità e adesso faticano all’idea di lasciarlo. Qui la gente sta uscendo da poco da una pandemia. Ti ricordi la peste nera di cui parla Boccaccio nel Decamerone? O l’influenza spagnola di cui ci parlò la prof. di storia? Ecco, più o meno, anche se non entro nei dettagli, sennò mi ristacciano la lettera per la centesima volta! Ed ecco il motivo della presenza dei miei genitori qui: studiano il virus insieme ad altri ricercatori e medici, per trovare nuove terapie e vaccini e per affrontare le sfide che verranno.

Qui viviamo in un presente complesso e forse è per questo che mi interesso molto di più di quello che facevo prima a quello che succede nel mondo. Molti adulti sono pessimisti in merito al futuro della Terra e non si rendono conto che così, col loro disfattismo, ci affossano. Non dico di negare le evidenze: i problemi ci sono, ma essere così negativi intristisce e demotiva i ragazzi. Molto spesso alcuni dei nostri coetanei sfogano la loro frustrazione diventando violenti o chiudendosi in sé stessi; alcuni cercano un supporto dallo psicologo, altri si chiudono e basta, in un atto di rinuncia totale. Eppure dei segnali positivi, nel corso del tempo, ci sono stati e continuano a esserci. Solo che fa sempre più sensazione parlare delle cose negative che di quelle positive. Ricordi per esempio quando a scuola ci parlarono per la prima volta del buco nell’ozono e dei danni che i clorofluorocarburi delle bombolette spray producevano sullo strato di ozono? Adesso ci sono prodotti privi di queste sostanze dannose, grazie a un Protocollo del 1987. Ti manca poco, cara amica mia, per capire di cosa parlo: il 1987 per te è già alle porte … quindi fatti carico del cambiamento, informati e spiega a chi fa spallucce i pericoli del dimenticarsi che la nostra Terra è bellissima, ma necessita di cure. Sono sicura che troveresti un buon alleato in quel cervellone di Arturo! Continua a fartelo amico come hai fatto in queste vacanze alla Consuma e cercate di capire di più il mondo in cui vivete: informatevi, confrontatevi, fate sentire la vostra voce. Se conosciamo l’origine dei nostri problemi possiamo superarli e cambiare rotta, senza farci travolgere da ansie e paure, senza sentirci sopraffatti. Adesso stiamo vivendo un periodo di lotta al cambiamento climatico e penso che forse, se avessimo agito prima, negli anni in cui vivi tu, adesso saremmo a un punto diverso. Il problema è che alcuni tendono spesso a sottovalutare il problema, anche se sanno che esiste. Pensano che i disastri ambientali che avvengono lontani dal nostro paese non li riguardino o pensano che certi fenomeni siano normali. Sai qual è il problema? L’ignoranza. Per fortuna con Stefano parliamo e abbiamo deciso di proporre di affrontare questi argomenti anche in classe e di portare avanti un’alleanza fra generazioni: dovremmo considerarci tutti esseri umani pronti a collaborare e creare ponti con persone di qualunque età. Smettere di considerare i genitori persone che non possono capirci, attingere dagli anziani la loro esperienza, aiutarci fra ragazzi, indipendentemente dall’età, essere di supporto a chi è in difficoltà. E ci sono, Pam, i segnali positivi! Lo sai per esempio che un famoso gruppo musicale dei miei tempi ha annunciato che il loro prossimo tour mondiale sarà a zero emissioni? Ho letto un articolo su internet che spiega che avranno delle macchine per rimuovere l’anidride carbonica dall’aria e l’energia che alimenterà il concerto sarà generata da energia solare e cinetica! Ti sembrerà fantascienza e, forse, in parte per te lo è davvero! 

Ti mando un bacione, Pam! Fammi sapere come sono andati gli esami a settembre!

   Mel

Pa🍎nia

 



"Pam & Mel", di Daniela Darone

Foto di Markus Spiske da pexels