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venerdì 11 febbraio 2022

Pam & Mel Pa🍎nia

 

                                                                                            Luglio 1986

Cara Melania,

oggi siamo arrivati a Ischia, dopo alcuni giorni passati a Napoli e Pompei. Siamo stati anche in gita sul Vesuvio! Purtroppo i giorni sono volati: ho la testa piena di ricordi di tutto quello che ho visto, ma sono in difficoltà a riordinare le idee.

Siamo arrivati a Napoli di sera e abbiamo soggiornato in un albergo vicino alla stazione centrale. Il giorno dopo siamo stati subito a Pompei e devo dirti che è stata una visita emozionante, perché passeggiando fra i resti della città mi sono immedesimata nei sentimenti e nel terrore di quelle persone che furono sepolte dall’eruzione del vulcano. Se visiti Pompei con occhi attenti puoi fare una sorta di salto nel tempo (dirlo a te mi sembra strano!) fra templi, ville, case popolari, botteghe e osterie. Subito dopo la visita, via verso il cratere del Vesuvio! A Pompei due ragazzi in Vespa hanno cominciato a seguirmi, malgrado si fossero accorti che ero con i miei genitori e Arturo e che la nostra macchina fosse targata Firenze. Pensa che mi hanno seguita fino all’imbocco dell’autostrada! Poi mi hanno salutata con la mano e anche io ho ricambiato. Arturo mi ha fissata con uno strano sguardo ...

Il babbo ha parcheggiato a 800 metri di altezza: era una giornata limpida e abbiamo percorso un sentiero ammirando la solennità del vulcano e il golfo di Napoli. Purtroppo non siamo arrivati fino al bordo del cratere, perché la mamma era devastata dal caldo, così, per farla riprendere, ci siamo fermati lungo un sentiero fiancheggiato da ginestre profumate e pini.

La sera a letto presto, dopo aver mangiato una pizza strepitosa che il pizzaiolo ha fatto con maestria sotto i nostri occhi (ti mando la foto: ne avrei mangiata un’altra da quanto era buona, ti giuro!).



Nei giorni seguenti ci siamo dedicati alla visita “scientifica” di Napoli. Sai che il babbo è un instancabile viaggiatore e aveva programmato TUTTO nei minimi particolari. Io, sinceramente, avrei preferito visitare la città più all’avventura, perdendomi a girellare dove mi portava la fantasia, ma non è stato possibile. Il babbo, aiutato da Arturo, desideroso di rendersi utile, ci ha trascinato in un tour de force della città! La prima cosa che mi ha colpita è stato l’enorme traffico e la considerazione creativa dei semafori: il rosso qui non significa fermarsi per aspettare il verde! Incredibilmente, però, non ho visto nessun incidente, segno che sono abili nella guida! Abbiamo percorso tutto il decumano di Spaccanapoli, che taglia in due la città. Vedere questa spaccatura dall’alto è singolare (ci voleva la maestra Carmen, con i suoi cardi e decumani! Ti ricordi? Lei avrebbe sicuramente apprezzato!) e percorrerla a piedi è stato ancora più divertente: era tutto un susseguirsi di botteghe, palazzi nobiliari, statue, chiese, ma non solo … ci siamo persi fra gli odori del quartiere e la simpatia degli abitanti. Cos’altro ricordo? La maestosità di Piazza del Plebiscito; il Duomo di Napoli e la devozione dei napoletani per San Gennaro; Castel dell’Ovo, adagiato sul lungomare, e le sue leggende (ci credi che la mamma ha fermato una signora anziana per chiederle della leggenda dell’uovo deposto dalla sirena Partenope? Il bello è che la signora si è fermata e ce l’ha raccontata, in modo molto simpatico, parlando napoletano); il Maschio Angioino col suo arco trionfale; la Galleria Umberto I; le splendide maioliche del Chiostro di Santa Chiara e per finire non ci siamo fatti mancare nemmeno la visita alla tomba di Leopardi (qui ha insistito la mamma che, come sai, adora poeti e scrittori).

Stamani mi sono imbarcata per Ischia con un’esplosione di colori negli occhi. A pensarci bene, sarebbe stato bello rimanere qualche giorno in più, ma nuove avventure ci aspettano!  

Sono felicissima che tu abbia rivisto Stefano! Peccato tu sia così lontana, perché anche Riccardo sembra simpatico da quello che mi scrivi. J Avremmo potuto uscire tutti e quattro insieme ... Abbraccia Ciottolo da parte mia: tutto considerato, è solo merito suo se hai incontrato di nuovo Stefano. Adesso sono stanchissima e devo salutarti. Cercherò di scriverti ancora da Ischia! Baci, Pam

Pa🍎nia



"Pam & Mel", di Daniela Darone

Foto dii Rene Strgar da Pexels